Blog

La partecipazione rinasce all’Aquila - 21/06/2017

La partecipazione è un elemento complesso ed è una parola che di questi tempi viene usata come “il prezzemolo”: si parla di progettazione “partecipata”, di comuni partecipati e assessorati alla partecipazione, di genitori che partecipano ai consigli scolastici, della partecipazione dei cittadini negli incontri pubblici, di relazione tra cittadini e istituzioni. Si discute molto di come la partecipazione possa funzionare, di un concetto della partecipazione che vada oltre quella che passa dal voto e dalle rappresentanze politiche. Al centro di una società sempre più “dis-intermediata”, la partecipazione è anche uno strumento “faticoso”: richiede confronto, inclusione, ascolto. Richiede che si mettano a frutto le proprie competenze e esperienze e se non le si hanno, che ci si applichi per acquisirle.

In parallelo però le nostre democrazie sembrano sempre più lente a rispondere alla “necessità di partecipazione” dei singoli, cittadini. Anzi emerge talvolta il tentativo di ridurre i cittadini solo a spettatori o a “sorveglianti” dei leader, dei partiti, delle rappresentanze politiche.

C’è un luogo aperto, un laboratorio, un emporio dove si discuterà di tutto questo e anche di più. Un luogo dove si incontreranno cittadini, aquilani e abruzzesi, ma anche turisti curiosi, partner privati e pubblici, media tradizionali e nuovi, mondo della ricerca, della cultura. All’Aquila, dal 6 al 9 luglio, torna la seconda edizione del Festival della Partecipazione: l’intento anche per questa stagione è quello di creare un luogo di confronto serrato e profondo, raccontare le mille esperienze concrete di partecipazione dei cittadini e capire quali possono essere gli elementi di apprendimento da condividere. Quattro giorni di “politica dal basso”, aperta davvero a tutti, fatti di confronti, conferenze. Laboratori, musica, teatro e cibo. Tutto promosso da ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia, insieme al Comune dell’Aquila.

Non per caso abbiamo scelto “Cittadini di serie A”, come sottotitolo per questa seconda edizione: perché in un paese dove aumentano sempre più le disuguaglianze sociali, lo scopo del lavoro quotidiano delle nostre organizzazioni ma anche la ragion d’essere del Festival è che non esistano più cittadini di serie B.

Oggi la parola democrazia è spesso associata al diritto di voto e alla possibilità di scelta elettorale. Ma è bene riportare alla mente il senso più profondo e vero della parola: il potere delle persone, delle comunità e per questo la democrazia è un esercizio faticoso, che può e deve essere vissuto quotidianamente nella partecipazione e non solo eleggendo o delegando qualcuno. Noi pensiamo che non possa esserci una piena democrazia di qualità senza partecipazione. E dall’Aquila vogliamo chiamare l’Italia a ripensare il proprio futuro, a trasformare la protesta in proposta per migliorare, insieme, la società e il mondo in cui viviamo.

Ci vediamo all’Aquila!

Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid
Su questo sito non usiamo cookies né nostri, né di terze parti.   Non usiamo form di raccolta dati.   Non usiamo raccolte dati di terze parti.
×